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lunedì 13 settembre 2010

Cominciamo dal primo approccio... conquistare o essere conquistati?

Ci sono le tigri, che usano il gioco della seduzione per marcare il territorio, per imporre la propria personalità e ottenere ad ogni nuova conquista riscontro sul proprio potere. Ci sono le prede, che amano gli sguardi sfuggenti, le lotte intestine, il nascondersi per poi svelarsi. Le donne di una volta conoscevano nel più piccolo dettaglio le caratteristiche di questa fase e più che prede, a tutti gli effetti erano delle seduttrici che, come indica il termine riuscivano a  condurre a sè il cacciatore, in realtà loro preda. Oggi forse le ragazze sono più sbrigative, i maschi storiditi da tanta abondanza e disponibilità. Tra un aperitivo e una serata in discoteca  non è difficile tentare l'approccio reciproco, che spesso si rivela essere un incontro fugace di anime (e corpi) affamati.
Uno sguardo profondo fa spesso capitolare, è il preludio di una serie di emozioni che si accendono nel cuore e nello stomaco. E l'adrenalina cresce e la voglia di rivederlo/a è forte. Il più delle volte gli incontri più felici sono quelli fortuiti, non cercati nel chiuso di una disco o fra i bite di una chat. E allora? Dove lo incontriamo questo lui o questa lei che ci faccia girare la testa?
Non dimentichiamo che per poco è ancora estate e chissà quante spiagge sono state teatro di incontri, scontri, fine di amori, liti, nuove conquiste, disciolte come schiuma nel mare al rientro o suggellate da una notte d'amore che non resterà l'unica. 
E voi che conquistatori o prede siete?

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